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Piacenza, Galleria Ricci Oddi, 13 settembre 2009 – 2 maggio 2010

 

 

In questa raffinata raccolta, messa insieme, pezzo dopo pezzo, in quasi mezzo secolo di ricerche, il collezionista è riuscito ad acquisire opere dei più importanti pittori di area toscana tra la metà dell’Ottocento e primi decenni del nuovo secolo. Oli di grande qualità, tutti volutamente di piccolo formato, selezionati con l’ambizione di riunire il meglio della cultura dei macchiaioli  ancora sul mercato, per offrire, sempre nell’anonimato e quindi senza alcuna volontà di celebrazione, questi tesori alla collettività.

Osservare da vicino questi quaranta capolavori consente di rivivere le emozioni sperimentate in ogni singola scoperta dal collezionista ed al tempo stesso l’espressività dell’autore trasposta col e nel colore.

 Dal mare:

Marina di Viareggio: un uomo solo, pescatore o pittore, osserva il mare colto sul punto di fuga dell’immagine, si crogiola spavaldo nella sua unicità, le nuvole che avvolgono i profili delle montagne e parte del cielo non lo preoccupano, ci sono ancora azzurro intenso e tanta luce, le onde s’infrangono a riva con una spuma lieve. Il colore è steso con una libertà quasi rivoluzionaria (Telemaco Signorini). Il nostro sguardo scivola verso la “Marina di Ladispoli”, la città è sullo sfondo, un rampicante ombreggia  al di sopra del curioso che accaldato si è arrampicato sul muricciolo, per godersi la splendida veduta marina (Vincenzo Cabianca.)

Après de bain: delicatamente posata accanto allo specchio d’acqua,di fianco alle canne, una fanciulla nuda,di spalle e senza malizia si fa ninfa, i colori perlacei di lei s’immergono nel verde che la circonda.  (Federico Zandomeneghi).

In porto – Venezia All’arsenale di Venezia, ma rimanda a Livorno o Ravenna, una grande nave con le vele ammainate si compiace come fosse l’Amerigo Vespucci, delineata da una grafia geometrica, mentre lentamente, i marinai sulla barca che scivola sull’acqua la raggiungono. (Ugo Manaresi)

Ai Bagni Pancaldi a Livorno:, adulti immobili seminascosti tra le strutture estive, dipinte in modo compatto I contorni decisi si fanno sinuosi nei riflessi dell’acqua.(Luigi Gioli)

Fornace Checcucci : Capanni e fornace tracciate con geometrico rigore e colori pastello si ripetono ordinati, mentre l’acqua si muove appena con riflessi vibranti “” (Vittorio Corcos); ed ecco sul Lungomare a Livorno tende bianche mosse dal vento, come le chiome degli alberi, edifici di forme elementari, ricchi di tonalità calde e vivaci, villeggianti  in movimento tra i contrasti di luce che si fanno violenti.  (Lodovico Tommasi)

Bagni in Versilia quasi un circo pieno di bandiere, persone in movimento e poi padroni del primo piano i cespugli come nelle immagini che il cinema ci propone quando ci racconta del west (Moses Levy).

Per chi è stato nottambulo il Mattino sul mare, si trasforma in convulsa e originale danza di figure dai colori intensi, abiti svolazzanti in un’atmosfera emozionante (Plinio Nomellini).

La squadra navale Argentina nella Baja di Usciuaya, sembra una ricostruzione parziale, completata forse nel grande quadro di Buenos Aires, qui le immagini sono abbozzate. Lo specchio della baia appare immenso e quasi inerte se non fosse per un vaporetto fumante, anche le navi sembrano immobili nella fonda mentre emergono dall’ampio grigiore delle nuvole e del mare. Le montagne hanno forti tratti violacei, marroni-grigi severi, (Angiolo Tommasi).

 Paesaggio lacustre (Lago di Massaciuccoli), delicatamente sfumato in tutte le tonalità del viola dalla nebbia al cielo, al lago; non importa che nella realtà il cielo, al tramonto, si tinga di tutte le sfumature del rosa, questo è un sogno, una visione. (Ferruccio Pagni)

 Sui monti

Un albero perde le foglie appassite e dietro alcuni pendii s’incrociano appena, per rivelare in profondità cime innevate di “Alpi Francesi” (Mario Puccini).

E’ ora di scendere verso il“Paesaggio con capanno”: il giallo camuffa la malinconia diffusa e le varie tonalità di verde acquietano il realismo macchiaiolo (Luigi Bechi); scende una sera d’estate a prolungare il piacere di un incontro, splende il prato verde intenso fra alberi più bruni, due ragazze si riparano spalle e capo con scialli chiari mentre la conversazione si fa intima. “Sul prato” rivive la poetica del naturalismo. (Silvestro Lega)

 La fine del’’800 si porta con sé l’Egittomania.

 Dai viaggi e dalle scoperte si racconta il fascino dell’Egitto, delle “Dune africane” nel deserto dorato di sabbia, attraversato da una brulicante minuscola carovana, emergono tre cuspidi di piramidi, grazie allo sfondo splendente di cielo e mare (Eugenio Cecconi); poi ombre di minareti e ancora varie tonalità di sabbia e di terra , di sassi “Paesaggio egiziano” (Adolfo Belimbau.)


In campagna.

Campagna francese: Frassini e faggi divisi da un grande prato fiorito e da un ruscello si oppongono allineati, una fila di fronte all’altra, poi s’incontrano nel cielo rosso del tramonto.

 (Giuseppe De Nittis)

Segue un Bosco con figura: in uno straordinario gioco di rami visti dall’alto, trionfa il giallo dorato delle foglie cadute sul terreno, pochi tratti per la figura posta al centro del girotondo di linee.

L’immediatezza descrittiva, lascia spazio a toni più meditativi, sui Casolari toscani, si ripetono riverberi rosati che scendono dal cielo ai muri della casa, e tanto verde spegne il calore. (Giovanni Fattori)

Altro gioco di verdi dalle siepi agli arbusti, dalle felci agli allori, si lancia il cielo come nelle tele nipponiche, ma è un Paesaggio toscano. (Giorgio Kienerk)

 Nelle strade e nelle piazze

Place Pigalle, tutto un groviglio di muri, facciate, vicoli in una Parigi scombinata ma piena di colore (Telemaco Signorini) si alterna alla Stradina a Settignano  visione più intimista: strada, alberi, muretto raccontati con affettuosa precisione. (Adolfo Tommasi)

Raggiungiamo una Strada animata con carri in movimento sull’acciottolato, signore sulla soglia, contadini per via, strada di cento borghi pieni di vitalità, dai muri sbrecciati, tetti grigi, pareti chiare e ancora ciottoli sulla strada. (Cesare Ciani).

Proseguiamo in  una Strada di campagna per incontrare  un don Abbondio che, travestito, risale a dorso di mulo un viottolo, le pennellate sono spezzate e taglienti e diventano pulviscoli di colore, come negli ultimi quadri di Van Gogh . (Benvenuto Benvenuti.)

Deliziosamente sintetico, con i colori che si sfumano e rimbalzano contro pennellate decise il Paesaggio con figure,, (Giovanni Bartolena); fantastico invece il Paesaggio invernale che sembra appartenere più alle favole che al reale: racconta tutti i colori che può assumere la neve, scesa sui monti, nell’aria, sul ponte, sulla via per tornare al cielo, mentre le pennellate si arruffano e si sfaldano (Giovanni Boldini).



Cavalli

Ecco, di fronte, in primo piano, ti squadra con fermezza un destriero color  miele, mentre il secondo, forse un puledro si lascia accudire Cavalli con contadino,  (Raffaello Sorbi.)

Paziente un Cavallino con baroccio (affettuosamente protetto da una coperta rossa) tiene il muso nella biada, sembra disegnato da un intarsio di superfici colorate (Lewelyn Lloyd.)

Galoppano pieni di energia, in una sequenza visiva movimentata, sfrenati se non imbizzarriti, i Cavalli al Bois de Boulogne del pieno periodo francese di Giovanni Boldini.

Contadini

La pastorella con gregge presentata dal basso verso l’alto, con taglio verticale, acquista un’aria spavalda, evoca quasi l’idea della rustica signora dei greggi, che le tonalità rosa- azzurre non rendono olografica e i ciuffi di ginestre ai piedi rinvigoriscono nei suoi tratti più freschi (Niccolò Cannicci.)

In un orto ordinatissimo pieno di piante e di verdure, tanto che nascondono il casolare bianco, lavora La carciofaia (Luigi Levi).

Donne nell’oliveta ci rimanda agli ulivi di Van Gogh senza raggiungere l’eccellenza dei suoi tratti, il giallo intenso del terreno si fa perdonare dal disegno preciso dei tronchi volutamente grigi. (Raffaello Gambogi)

Risplendono bianchi Panni al sole all’Impruneta, mentre le donne offrono il becchime al pollame, sotto un cielo terso (Cesare Ciani).

Sempre al  Sole di primavera, come in una foto di famiglia una bimba vestita di bianco si allunga sul prato a cogliere fiori, una donna accanto la sorveglia, il paesaggio delineato con rigore, verde azzurro marrone tutti al loro posto a proteggere il quadretto idilliaco.(Francesco Gioli)

Una Contadinella tra il grano si riposa, l’ombra lunga della sera sembra raggiungerla mentre è ancora stesa sul campo, nel tratto ove già si è mietuto, di fianco il biondo ondeggiare di altre spighe la culla. (Stefano Bruzzi).

Molto diverse le Fioraie indaffarate al mercato, dietro banchetti verdi si perderebbero, nei loro abiti scuri, se non fosse per i chiari mazzi di fiori, un rosso scialle sulle spalle della prima e lo sfondo dove i blu diventano profili azzurri e argentei (Renato Natali). 

Racconti di vita sociale

 In attesa della cena, elegante interno con tavolo tondo apparecchiato con cura, mentre un lume dalla luce calda rende più intensa l’atmosfera. (Cafiero Filippelli)

Per contrasto La gelosa tutta vestita di seta scura, si affaccia, più rosa dal dubbio che incuriosita, sulla scala di marmo bianco (Francesco Folli).

Tra luoghi comuni ed astrazione Composizione con mele e brocca lucide mele rosse su un perfetto piatto dorato, in contrasto con un panciuto vaso verde petrolio senza peso, scivolano sulla bianca tovaglia spiegazzata, piena di sfumature, immagine intermedia tra il naturalismo ed il simbolismo. (Oscar Ghiglia)

Graziosamente provocatoria  La visita nello studio del pittore una lei garbata e curiosa si affaccia sulla porta dello studio bohémien , il pittore si sporge sorpreso oltre la tela su cui lavora, immerso tra decine di quadri affastellati e oggetti d’arredo confusi.   (Alberto Pisa)

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Abbiamo fatto una passeggiata tra quaranta opere d’eccezione dell’Ottocento toscano firmate dai principali protagonisti della cultura toscana. Accanto ai maestri riconosciuti – Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Vincenzo Cabianca, poi gli “italiani a Parigi”: Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi e Giuseppe De Nittis, non mancano artisti appartenenti a una generazione più giovane, partecipi del rinnovato clima simbolista e consapevoli dei risultati delle avanguardie storiche d’Oltralpe, innanzitutto Plinio Nomellini e Giorgio Kienerk. Ci siamo appassionati e divertiti. La carrellata si completa con la visione delle altre sale della galleria Ricci Oddi, alcune delle quali dedicate sempre a pittori toscani della macchia.

 Info: Tel 0523-320742 www.riccioddi.it     

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