Tiepido autunno oltre la finestra, alta,

senza tende sul cielo. Tanti libri

alle pareti, negli armadi d’umile

sagrestia o di scuola di provincia.

Austera. Prendo i libri ad uno ad uno:

autore, titolo, casa editrice,

anno di pubblicazione e poi… il prezzo.

La nera cifra mi fa immaginare,

sentire sotto le dita, negli occhi

gli anni che furono, quelli che ora sono.

Il tempo. Anch’esso cifra.

Prezzi discreti, lasciati sul fondo,

dietro le falde della copertina:

polvere da nascondere

sotto il tappeto. Prezzi

eleganti scritti in lettere antiche:

milleduecento. Pudore del numero.

Prezzare le parole

alate, immaginate, insanguinate.

Prezzi sfacciati in prima

pagina, urlano dalle copertine.

Prezzi stracciati: il libro

sia per tutti. Copertine chiassose

attraggono, distraggono, respingono.

I prezzi d’oggi: numeri

fuggevoli, scivolano. Visibili.

È il mondo del comprare

nemmeno tu, libro, ti puoi sottrarre.

Sabato 22 ottobre 2011

Da quando sono docente fuori ruolo per motivi di salute mi occupo di vari progetti, dallo scorso anno mi occupo della Biblioteca dell’Istituto D’Adda di Varallo Sesia. Schedo e archivio sul computer i vari libri che sono tantissimi e che risalgono anche al 1920… di questi volumi, di un’angolatura particolare ho scritto.


1 commento

  1. prezzi in angolo di copertina: ..sempre più spesso tagliati via; prezzi invisibili come lo è l’ignaro contribuente che ha in qualche modo pagato; prezzi in centesimi (di lire), che rivendicano una conservazione; prezzi che, in assenza di date, rimangono unici eloquenti amici per chi vuole in qualche modo datare; prezzi discretamente cancellati da sfortunati donatori; prezzi saltati via con le colle, che il tempo non ha voluto risparmiare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Mostra i commenti sul post