“In Texas c’è una struttura che si chiama Gainesville State School. Palestre, professori, camere, aule, lezioni, computer. Sarebbe identico a un college vero se non fosse che l’area del campus è circondata da alte barriere con filo spinato e gli studenti – tutti adolescenti, quasi tutti neri – sono ragazzi condannati per reati che vanno dallo spaccio di droga alla rapina a mano armata. A Gainesville hanno pure una squadra di football…”

Il seguito della storia, con un bel video (in inglese) e un paio di link interessanti, nel blog
http://www.francescocosta.net/ (il post è del 14 febbraio 2009):

http://www.francescocosta.net/2009/02/14/when-you-open-a-school-door-thats-the-first-step-to-closing-a-prison/#respond

La storia è molto bella. Magari può apparire un po’ edificante, per gli smaliziati standard europei, ma proprio per questo meritevole di lettura e riflessione. Il titolo è ripreso, dice il blogger, dalla traduzione di una frase di Victor Hugo: “Celui qui ouvre une porte d’école, ferme une prison.”

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