29 novembre 2021 – 120° anniversario della nascita di Giuseppe Dozza (1901-1974).
Giuseppe Dozza è stato tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia, antifascista e primo sindaco di Bologna dopo la Liberazione.
In occasione di questo anniversario la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna propone una selezione della documentazione d’archivio e delle fotografie presenti nella Biblioteca e in Archivio.
Presso la Fondazione è conservato il Fondo Giuseppe Dozza (57 buste). Le carte conservate, oltre alla documentazione personale, riguardano l’attività di Dozza all’interno del Partito Comunista, come sindaco di Bologna dal 1945 al 1966 e come membro di organismi nazionali ed internazionali di coordinamento degli enti comunali (Costituente, ANCI, Assemblea dei comuni d’Europa …). Il Fondo raccoglie lettere, appunti, relazioni, discorsi e articoli oltre a numerosi materiali relativi all’attività del Consiglio e della Giunta comunale di Bologna. Sono presenti inoltre atti parlamentari, opuscoli, materiale di propaganda politica, una raccolta di foto e cimeli.
QUI alcuni scritti di Giuseppe Dozza digitalizzati dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
Campagna elettorale per le Amministrative (1951)
Manifesto tratto Manifestipolitici.it, la banca dati sul manifesto politico e sociale contemporaneo
Sempre più bella la nostra città (1955)
Presentazione della Fiera di Bologna del 1955
Sempre più bella la nostra città (1955)
Il documento (nella sua versione originale) presenta dei refusi di stampa.
Lettere da Washington (1961)
Nel 1961, Giuseppe Dozza venne invitato a Washington nell’ambito del Congresso mondiale dei poteri locali presieduto da Eisenhower. Quello che forse molti non sanno di quell’uomo politico tanto sfaccettato è che, in questa occasione come in tante altre, che si trattasse di viaggi di piacere o di lavoro, l’allora sindaco di Bologna si dilettò a cogliere la realtà attraverso l’hobby della fotografia.
Le trascrizioni
Lettere al Cardinal Lercaro (1965,1968)
Lettera del 1965 e Lettera del 1968
1965 Dozza riceve personalmente alla Stazione di Bologna il Cardinale Lercaro, che tornava nella sua diocesi dopo aver partecipato alle sedute conclusive del concilio Vaticano II
1968 Saluto in occasione del suo addio alla diocesi di Bologna
Fotografia
8 dicembre 1965. Giueppe Dozza, Cardinal Lercaro, Monsigor Bettazzi.