Segnalazioni

Mercoledì 7 giugno dalle ore 19.00 presso il Cinema Odeon la presentazione dell’edizione digitale e restaurata de L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo (1976).

 

ore 19.00
intervengono
Massimo Mezzetti,Assessore alla Cultura della Regine Emilia-Romagna
Luisa Cigognetti,Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna
Siriana Suprani,Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Anna Cocchi,Anpi Bologna
Giuseppe Masetti,Istituto storico della Resistenza di Ravenna
 
 
ore 20.00
proiezione dell’intervista a Giuliano Montaldo
 
 
ore 20.45
proiezione del film

 

Tra l’autunno 1975 e la primavera 1976 il regista Giuliano Montaldo ambientò gran parte delle riprese del film “L’Agnese va a morire” nelle campagne della Bassa Romagna, al confine con le Valli di Comacchio.
Si trattava della trasposizione cinematografica del libro della scrittrice bolognese Renata Viganò, uscito nel 1949 da Einaudi e vincitore nello stesso anno del Premio Viareggio, grazie alle buone recensioni di Natalia Ginzburg.
Quel suggestivo paesaggio infatti, con alti argini fluviali, canali e zone umide, aveva reso possibile l’organizzazione partigiana in pianura nell’ultimo anno di guerra grazie all’attività clandestina di numerose donne come Agnese: un’umile lavandaia che l’occupazione tedesca porterà ad una graduale consapevolezza e partecipazione nella resistenza.
Era lo stesso territorio in cui la scrittrice Renata Viganò aveva vissuto nei mesi del conflitto e dove aveva conosciuto figure di popolane molto simili a quella descritta nel romanzo.
Così sia l’opera letteraria che quella filmica finirono per divenire una sorta di patrimonio collettivo dei piccoli paesi posti sul confine, tra la provincia ravennate e quella ferrarese.
Cooperative, sindacati, attori e singole comparse sostennero con apporti volontari il non facile lavoro di Giuliano Montaldo, così che il film fu finalmente portato a termine nell’autunno del 1976 e passato nelle sale per un breve periodo. In seguito solamente una trasposizione in VHS negli anni Novanta e rarissimi passaggi nei circuiti televisivi ne provocarono l’oscuramento, anche a causa della mancanza di un’edizione digitale.
A distanza di tanti anni dall’uscita, il film e un’inedita intervista al regista, dalla quale emergono la sua riconoscenza per l’autrice Renata Viganò, i ricordi del backstage romagnolo e la passione civile degli attori e delle comparse che presero parte al film, vengono ora presentati a Bologna nella storico Cinema Odeon, attualmente gestito dagli eredi dei coraggiosi produttori dell’Agnese va a morire, nella serata di mercoledì 7 giugno.

 

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