Elisabetta Lodoli, Federico Maggioni, Giulio Cesare Dalla Croce – L’arguto bolognese, Bologna, BUP, 2009, € 30
Raccontare una vita in una giornata: è questo l’espediente cui Elisabetta Lodoli, regista, sceneggiatrice e scrittrice, ricorre per dare senso e valore alla figura di Giulio Cesare Dalla Croce, vissuto a Bologna dal 1550 al 1609, famoso narratore di Bertoldo. Un risveglio, un compito importante, un percorso per le strade e la piazza di Bologna che porta incontri reali e immaginari, la soddisfazione per la giusta conclusione e un secondo risveglio in un mattino pieno di neve. L’arguto bolognese, come veniva definito, resta nel cuore per le avventure giocose di Bertoldo, contadino astuto “dalle scarpe grosse e dal cervello fino”, pronto alla battuta. Giulio Cesare era fabbro di professione, ma poi il mestiere di scrittore lo rese ben più famoso. La biografia, secondo il dettato della collana “Sotto i portici” della Bononia University Press – a cura di Claudia Alvisi e Tiziana Roversi – che si rivolge all’infanzia e unisce le parole alle immagini, diventa a sua volta magica storia non solo di un autore-personaggio ma anche di una città in pieno Barocco, con i suo chiaroscuri. Un’aria di neve, grigia e fosca, emerge già dalla copertina e poi prosegue nelle pagine disegnate sapientemente da Federico Maggioni: paesaggi quasi “esotici” come le lande di San Giovanni in Persiceto, i canali di Bologna città d’acque, Piazza Maggiore con la sinistra sagoma di un impiccato ma anche nella confusione colorata e chiassosa della festa della porcellina. Segni forti, molto contrastati, espressivi, maschere e scritte che sono a loro volta testo. Un libro per i ragazzi che però non vuole appartenere ad alcuna letteratura minore: perché ciò che c’è di più prezioso, lo ricordava Antonio Faeti che insieme a Ezio Raimondi ha presentato il libro in Archiginnasio, va offerto ai piccoli.
Così si apre l’anno di celebrazioni per Giulio Cesare Dalla Croce: la neve che ricopre la piazza nell’ultima pagina del libro è forse una nuova pagina bianca che darà linfa agli studi in suo onore.