La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna rende consultabili online in questa pagina risorse di diversa natura, organizzate in tre sezioni che testimoniano la ricchezza e le caratteristiche delle raccolte bibliografiche, documentarie e archivistiche conservate: Manifesti, Periodici e Opuscoli.
I materiali pubblicati, in continuo arricchimento, sono il frutto della volontà della Fondazione di supportare la ricerca mettendo a disposizione testi e documenti frequentemente richiesti in consultazione, di difficile reperibilità e di estrema fragilità.
MANIFESTIPOLITICI.IT
Manifestipolitici.it è un progetto promosso dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.

Avviato nel 2000, offre una risorsa in rete che all’oggi rende consultabili circa 16mila documenti iconografici, datati dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri:  in gran parte manifesti ma anche bandi, locandine, cartoline e volantini politici e sociali.

Provengono da diverse raccolte pubbliche e private, oltre a quella conservata dalla Fondazione, e offrono una vasta esemplificazione della produzione nazionale e internazionale di comunicazione politica e sociale su carta: i manifesti storici della propaganda elettorale, le autoproduzioni dei movimenti giovanili, la comunicazione degli enti locali, le testimonianze di molti paesi europei e dell’America latina, la libertà creativa dei movimenti di inizio millennio. Sono prodotti da partiti, movimenti e associazioni – in prevalenza dal secondo dopoguerra ad oggi – e come autori sono presenti nomi di rilievo nel campo della grafica contemporanea, tra questi Albe Steiner, Nani Tedeschi, Ennio Calabria ed Ettore Vitale.

Il catalogo di Manifestipolitici.it permette di consultare i manifesti attraverso l’immagine e attraverso la descrizione catalografica di ogni singolo documento.

PERIODICI
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna conserva oltre 1.800 testate di periodici, pubblicati lungo tutto il corso del Novecento. Di seguito una selezione di riviste rare e particolarmente fragili, con una specifica ma non esclusiva attenzione alla produzione regionale e cittadina.

 

Rivista mensile pubblicata dal 1949 al 1955. Dal 1952, in seguito alla fusione con il periodico “La Regione Emilia Romagna” e con il patrocinio dell’Unione delle province emiliane, viene inaugurata la nuova serie, riazzerando la numerazione e introducendo, solo per il primo numero, il complemento del titolo “Rivista della Regione Emilia Romagna”. Il complemento del titolo diviene stabilmente “Rivista della Regione Emilia Romagna” nel 1953, mentre nel 1955 il periodico, abbandonando il patrocinio dell’Unione delle province emiliane e riprendendo la numerazione originale, ha come complemento del titolo “Rivista mensile di cultura”.

Luigi Arbizzani, primo direttore della Biblioteca dell’allora Istituto Gramsci, lungo l’intero corso della sua vita si è profuso in uno sforzo di reperimento e preservazione delle pubblicazioni socialiste locali precedenti alla promulgazione delle leggi fascistissime (i provvedimenti che sciolsero i partiti politici e chiusero le pubblicazioni non in linea con il regime tra 1925 e 1926). Di seguito, una prima scelta di fogli, numeri unici e supplementi estremamente rari e fragili provenienti da questa raccolta, la cui ricognizione integrale è stata pubblicata nel volume di Luigi Arbizzani, La stampa periodica socialista e democratica nella provincia di Bologna, 1860-1926, a cura di Maria Chiara Sbiroli (Bologna, Compositori, 2014).

Rivista bimestrale pubblicata a Bologna dal 1960 al 1961.

Rivista mensile della Federazione bolognese del Partito Comunista Italiano, pubblicata dal marzo 1977 al dicembre 1981. Tra il 1979 e il 1983 vengono pubblicati quattro numeri monografici sotto il titolo di “La Società quaderni”.

Rivista mensile a cura del Dipartimento Riforma dello stato e autonomie locali della Federazione del PCI di Bologna, pubblicata da marzo 1983 a dicembre 1984 con un’edizione speciale dedicata alle elezioni amministrative del 1985.

Taccuino 1983 – 1984 – 1985

Durante la dittatura fascista il giornale fu pubblicato clandestinamente con una certa continuità fino al 1° maggio 1939; riprese ad uscire il 1° luglio 1942; dopo la caduta di Mussolini uscì il numero “legale” del 27 luglio 1943, poi la testata tornò alla clandestinità per tutta la durata della Resistenza.

Rendiamo qui consultabili i numeri dell’Unità clandestina che la Fondazione conserva, del periodo 1931-1945. Per le annate 1944 e 1945 si tratta dell’Edizione dell’Emilia-Romagna.

OPUSCOLI
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna conserva oltre 10.000 opuscoli, pubblicati in un arco temporale che va dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Le raccolte digitali proposte di seguito rappresentano una piccola selezione di alcuni tra i documenti più rari e fragili, organizzati in percorsi tematici dedicati a temi o eventi rilevanti della storia del Novecento. Un’attenzione speciale è riservata agli statuti del Partito Comunista Italiano e del Partito Socialista Italiano.

Problemi italiani: opuscoli del 1915

 

Documenti socialisti intorno alla guerra: opuscoli del 1917-1918

Serie I

 

Serie II

 

Serie III

 

Serie IV

 

Serie V

 

Collezione di 10 inserti del periodico Vie Nuove prodotti nel 1967

Una cronistoria della Rivoluzione d’Ottobre, basata sul libro-reportage del giornalista John Reed Ten Days that Shook the World del 1919, illustrata a fumetti da Pino Dangelico e affiancata da articoli di approfondimento ed immagini d’epoca

Pitture di Aldo Borgonzoni, Bologna, Gallerie Cronache, 1946: il catalogo della prima mostra personale del pittore bolognese, iscritto al Pci e tra i più significativi esponenti dell’arte realista italiana del dopoguerra, pubblicato in soli 300 esemplari.

 

L’albo illustrato Antonio Gramsci, a cura del Partito comunista italiano, Centro diffusione stampa. Illustrazioni di Domenico Purificato (1947).
Una singolare vita illustrata di Antonio Gramsci, conservata presso la Biblioteca e presente in poche altre copie nelle biblioteche italiane. L’albo ripercorre diversi momenti della vita di Gramsci, fu pubblicato dal Pci nel 1947 ed illustrato, in 28 tavole, dal pittore Domenico Purificato.

 

Catalogo della Prima mostra nazionale d’arte contemporanea, tenuta a Bologna dal 17 ottobre al 5 novembre 1948, promossa dall’ Alleanza della cultura (Palazzo Re Enzo, Salone del Podestà).
In Italia il catalogo è conservato solamente in 4 biblioteche: Bologna (Biblioteca di Casa Carducci), Bologna (Biblioteca della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), Milano (Biblioteca d’arte – Castello Sforzesco), Trezzo sull’Adda (Mi), Fondo Ada e Mario De Micheli presso la Biblioteca comunale di Cascina Ovi.
Nel 2014 la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna ha partecipato ad Artelibro, il Festival del libro d’arte, con un incontro promosso in collaborazione con il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Casa Carducci dal titolo Bologna 1948: la Prima Mostra d’Arte contemporanea e la polemica con Togliatti. Sono intervenuti Angelo Guglielmi, scrittore e critico letterario; Elena Di Gioia, curatrice di progetti teatrali e Paolo Capuzzo, docente di Storia contemporanea dell’Università di Bologna. Ha introdotto Lorenzo Sassoli de’ Bianchi, Presidente del MAMbo.

Più info qui.

 

La collana “Il disegno popolare”, edita dalle Edizioni di Cultura Sociale in sette volumi dal 1951 al 1953, a cura di Fortunato D’Arrigo (più tardi noto con il secondo nome di Stefano, autore del noto romanzo Horcynus Orca) e Carmelo Marzullo. I quattro volumi conservati dalla Fondazione portano le firme di Giuseppe Mazzullo, Renato Guttuso, Renzo Vespignani e Giovanni Omiccioli.

 

Catalogo della Mostra del Trentennale del Partito Comunista italiano, che si tenne a Bologna presso Palazzo Re Enzo dal 12 gennaio al 3 febbraio 1952.

PROGETTO DIGITOCS
Il progetto Indici e sommari delle opere di e su Antonio Gramsci è realizzato dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna attraverso il servizio Digitocs, messo a disposizione da AlmaDL. L’obiettivo è quello di rendere consultabili tramite il Catalogo del Polo Bolognese gli indici, i sommari e altre pagine aggiuntive paratestuali dei documenti di e su Antonio Gramsci conservati dalla Fondazione, un insieme di testi costantemente aggiornato e particolarmente significativo per l’identità del nostro patrimonio bibliografico.